Q&A: Partecipazione democratica- Iniziativa dei cittadini europei

L’iniziativa dei cittadini europei è uno strumento unico per contribuire a plasmare l’UE, chiedendo alla Commissione europea di proporre nuovi atti legislativi. A tale scopo, l’UE sta rendendo partecipi i cittadini per permettere loro di proporre iniziative esponendo problemi comuni.
La proposta che raccoglie un milione di firme verrà presentata alla Commissione, la quale deciderà quali azioni intraprendere.
L’iniziativa dei cittadini europei è una grande opportunità per far sentire la propria voce sulle politiche che riguardano la nostra vita. Attualmente sulla piattaforma se ne contano circa un centinaio, e per molte delle quali, la raccolta firme è ancora in corso.
Vediamo insieme alcune di queste!

 

 

  1. Protezione dell’ambiente in tutte le politiche

Questa iniziativa, proposta da una cittadina Slovena, non fa altro che mettere in condizione i paesi europei di dover tener conto delle ripercussioni ambientali riguardo decisioni o modifiche di decisioni prese nelle proprie sedi istituzionali.

Si chiede all’Europa di creare una raccomandazione o un atto giuridico che sia una guida per i paesi europei che potranno quindi così uniformarsi alle misure di protezione ambientali negli altri paesi membri.  

  1. Avviare redditi di base incondizionati in tutta Europa

La povertà è sicuramente una tematica importante e presente, anche se in misure diverse, in tutta Europa. Klaus Sambor, cittadino austriaco, propone una soluzione che è adottata solo in alcuni paesi europei ovvero redditi di base incondizionati che possano permettere sia la sussistenza dei cittadini europei sia la partecipazione attiva nella società anche da un punto di vista economico. Tramite questo intervento si vogliono ridurre le disparità economiche nelle diverse regioni d’Europa andando quindi a migliorare la coesione economica sociale e territoriale all’interno dello spazio EU.

  1. Diritto alle cure

Sicuramente la pandemia da covid-19 è stato uno degli eventi più importanti della nostra storia, ora però dobbiamo sfruttare l’esperienza passata per dare un nuovo impulso alla sanità in Europa e ciò che propone Anne Delespaul, belga, è un uniformità per quanto riguarda le conoscenze e i dati che riguardano il covid.

In sintesi:

  • Garantire che i diritti di proprietà intellettuale, compresi i brevetti, non ostacolino l’accessibilità o la disponibilità di qualsiasi futuro vaccino o trattamento contro la COVID-19;
  • Garantire che la legislazione dell’UE in materia di esclusività dei dati e di mercato non limiti l’efficacia immediata delle licenze obbligatorie rilasciate dagli Stati membri;
  • Introdurre obblighi giuridici per i beneficiari di finanziamenti dell’UE per quanto riguarda la condivisione di conoscenze in materia di tecnologie sanitarie, di proprietà intellettuale e/o di dati relativi alla COVID-19 in un pool tecnologico o di brevetti;
  • Introdurre obblighi giuridici per i beneficiari di finanziamenti dell’UE per quanto riguarda la trasparenza dei finanziamenti pubblici e dei costi di produzione e clausole di trasparenza e di accessibilità insieme a licenze non esclusive.

 

  1. Vietare la pubblicità e la sponsorizzazione dei combustibili fossili

Sempre nell’ottica dei cambiamenti climatici che stiamo vivendo una delle idee proposte, nello specifico quella della cittadina belga Silvia Pastorelli, si muove sull’aspetto della pubblicità dei materiali che più inquinano al mondo, i combustibili fossili. I principali obiettivi della proposta in questione sono: vietare la pubblicità dei combustibili fossili e dei servizi di trasporto aereo, stradale e per via navigabile che utilizzano combustibili fossili, fatta eccezione per i servizi di trasporto di interesse economico generale; vietare la pubblicità di qualsiasi impresa attiva nel mercato dei combustibili fossili, in particolare nell’ambito della loro estrazione, raffinazione, fornitura, distribuzione o vendita; vietare l’utilizzazione di marchi o denominazioni commerciali utilizzati per i combustibili fossili.

 

  • Salviamo api e agricoltori! Verso un’agricoltura favorevole alle api per un ambiente sano
    Al fine di proteggere le api e la salute delle persone chiediamo alla Commissione di proporre atti giuridici che prevedano l’eliminazione progressiva dei pesticidi sintetici per l’80% entro il 2030, fino al 100% nel 2035”.

 

  • Acqua potabile e servizi igienico-sanitari:
    L’acqua è un bene comune, non una merce. Esortiamo la Commissione europea a proporre una normativa che sancisca il diritto umano universale all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, come riconosciuto dalle Nazioni Unite, e promuova l’erogazione di servizi idrici e igienico-sanitari in quanto servizi pubblici fondamentali per tutti.”

 

  • Minority SafePack, un milione di firme per la diversità in Europa

“Chiediamo all’UE di adottare un insieme di atti giuridici per migliorare la protezione delle persone appartenenti a minoranze nazionali e linguistiche e per rafforzare la diversità culturale e linguistica in seno all’Unione.”

 

Abbiamo scelto solo alcune tra le tantissime idee suggerite dai cittadini europei, ma se sei interessato puoi consultare tutte le altre proposte proprio QUI

Qual è il futuro delle nostre idee?

Scommetto che arrivati a questo punto ti starai chiedendo dove finiscano tutte le iniziative proposte?
Una volta presentata l’iniziativa, il cittadino che l’ha proposta:

Entro 1 mese

potrà incontrare con gli altri organizzatori i rappresentanti della Commissione, in modo da illustrare in dettaglio le questioni sollevate nell’iniziativa.

  • Entro 3 mesiavrà la possibilità di presentare l’iniziativa in un’audizione pubblica al Parlamento europeo. Il Parlamento potrebbe anche procedere a un dibattito generale (in seduta plenaria) adottando eventualmente una risoluzione sulle questioni sollevate.
  • Entro 6 mesiLa Commissione esporrà l’eventuale azione che intende intraprendere a seguito dell’iniziativa e i suoi motivi per intervenire o meno in tal senso. La risposta consisterà in una comunicazione formalmente adottata dai commissari europei e pubblicata in tutte le lingue ufficiali dell’UE.

 

Per concludere è importante che tu sappia che hai il potere di cambiare l’Europa e soprattutto che puoi fare la differenza!